Se si compara una storia finita alla rottura di un vaso, ricomporre il vaso è come ricomporre quella storia. Io però penso che anche un vaso rotto può avere la sua utilità. E proprio perché è stato rotto, ed è riuscito a essere ricostruito, può sopravvivere.
Intendiamoci: la fine di una storia è perlopiù una decisione unilaterale. Uno dei due decide che vuol migrare su altri lidi ma rimane il piccolo impegno motivo di trovare una vera giustificazione alla propria decisione. In genere i motivi che portano ad una rottura sono:
- lui lascia lei, perché ha ottenuto quello che voleva e non la vuole più tra i piedi;
- lei lascia lui, perché si è stancata di averlo con lei e vuole fare l'oca con qualcun'altro;
- lui lascia lei, perché lei ha fatto di tutto per farsi lasciare;
- lei lascia lui, perché... non lo sa neanche lei.
E' per questo che capita, anche fin troppo spesso, che due persone poi tornino insieme. Perché le richieste/pretese si abbassano in entrambi e decidono che si, possiamo riprovarci e vediamo come va.
L'uomo, decisamente più ingenuo e credulone della donna, passato il primissimo periodo in cui tutto è ancora più pieno di arcobaleni colorati di come era all'inizio, torna a come era prima la storia, senza problemi. La donna invece continua a pensare e rimuginare a cosa è successo e come si è arrivati a questa situazione. Con una consapevolezza: sapere quale è il punto di rottura. Sa che se vuole porre fine a tutto deve fare più di quello che ha fatto.
Perché in fondo, quando un uomo permette ad una donna di riavvicinarsi, lo fa per i suoi sentimenti. Ma ha dato un messaggio chiaro alla donna: sei stata perdonata per quello che hai fatto, quindi sei autorizzata a rifarlo. Finché non deciderai di fare peggio. E lì un'altra rottura.
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