lunedì 30 dicembre 2013

Con le mani nella marmellata

Come articolo di fine anno avrei voluto proporre qualcosa di più speciale.
12 mesi fa, come articolo di fine 2012, avevo fatto un riepilogo dell'anno che era trascorso e su cosa avevo appreso o verificato. Ci furono delle promesse a me stesso che ho cercato di rispettare, magari però ne parlerò ad anno nuovo: in fin dei conti, il 2013 non è ancora finito.
Grande articolo quello di fine 2012: ogni tanto lo rileggo.

Ad ogni modo, contro ogni mia immaginazione viste le idee che avevo in mente, qui parlerò di una situazione che sfido qualsiasi maschio a non dire di essersi mai trovato: che succede in realtà quando una donna sembra 'strana'? Badiamo bene, non è che siano logiche nella normalità, ma quando un comportamento o attitudine cambia, cosa è veramente successo?

Tutto si divide in diverse fasi:


  • cambio di atteggiamento

è l'inizio delle turbative maschili. Il comportamento femminile cambia ed a noi non è dato sapere perché. Quando chiediamo lumi al riguardo si scatenano guerre furibonde. Oh intendiamoci: io una volta sono stato lasciato perché ho chiesto cosa non andava! Perché "se non ti fidi di me non possiamo continuare con questa storia". True Story.


  • drammi interiori

è la fase in cui noi maschietti ci facciamo mille domande al riguardo. Perché? Come? Quando? La richiesta di spiegazioni dalla parte femminile è sempre inutile se non dannosa, e genera solo altri litigi.


  • primi cedimenti

la donna, che è più vispa di noi in molti atteggiamenti, ammette di avere un problema. Ma ovviamente non sa quale sia. Non che se ne possa fare una colpa a lei! E' così perché tanto noi maschi non capiremmo ed ad ogni modo non sa neanche lei perché. Si sente giù, giustificherebbe un'incazzatura maschile abbastanza colorita, giustificherebbe anche decisioni scellerate. La donna sa di avere torto ma non sa offrire nessuna spiegazione se non un "hai ragione ma non so cos'ho".


  • crollo finale

è la fase in cui ogni timore si avvera. Sia che confessi che se dovesse essere colta sul fatto. C'era un motivo se lei stava male e tu lo sapevi, ma lei negava. Ora non nega più e ti racconta tutto come se lei fosse la vittima di tutto questo. Quando le fai notare dove sta dicendo minchiate (le donne si contraddicono sempre da sole) si possono solo giustificare con "non sapevo cosa stavo passando" e "non ci pensavo in quel momento". In realtà a questa segue un'altra fase, chiamata benzina sul fuoco, in cui la donna si giustifica con motivazioni ridicole, al limite della decenza umana. Che da' solo un senso, ancora maggiore, di rabbia.

Riassumendo, è inutile cercare giustificazioni dal comportamento femminile che è cambiato. Sappiate solo che avete ragione a pensare male. Non chiedete conferma, non ne avrete, ed avrete comunque avuto ragione. A voi decidere cosa farne.



venerdì 6 dicembre 2013

...e NON vissero insieme felici e contenti

Sono ormai moltissime le occasioni che vedo/sento/leggo affermazioni che vanno, scherzosamente ovvio, a contrastare il mito Disney del principe azzurro, in sella al suo cavallo bianco, con tutti sfarzi ed onori, faccia il grande onore alla donzella di turno di essere la sua sposa.

Analizziamo un po' la storia?

E' bello, ricco, potente. Non lo conosci. Però lo vuoi. Questo è amore?

Quello che è poco chiaro in questa storia, è che tutte le donne pensino che esista un principe azzurro, con tutte quelle qualità di cui non sono innamorate, che siano a disposizione per ognuna di loro. Beh...
Come favola vuole, il principe è uno e la prescelta è una. Quante altre donne avete visto nel cartone di turno? Tante vero? Ecco... Quel posto di privilegiata non è per tutte. Se il principe azzurro non esiste, o non esiste più, pensate anche al vostro ruolo. Magari anche voi fate parte del popolino.

E se ci fosse quell'uomo, che magari non è il principe azzurro, che possa trattarvi una principessa vera e propria voi non lo vorrete. Vorrete sempre e comunque qualcun'altro.