giovedì 6 marzo 2014

True Story: Colei che è diversa

Direi che è giunto il momento di descrivere come andò una volta con un'altra ragazza, che chiameremo G.C..
Con lei non c'è stato un bel nulla, ma proprio nulla. A me interessava, io non interessavo a lei, e questa è un po' la fine di ogni abbozzo di relazione che mi sia mai andata male. E che penso sia una condizione che capita spesso: ti piace ma non le piaci. Troppo comune. Ma andiamo con ordine.

Tramite conoscenze comuni un giorno conobbi questa ragazza. Mora, capelli lunghi, giuste curve (mai piaciute le anoressiche), bassa di statura. Molto graziosa, ma molto. Diciamo che il suo modo di fare abbastanza stravagante e che si scostava dalla massa mi incuriosiva molto. Di ragazze che potrebbero piacermi ne vedo a bizzeffe (con la solita logica che io in realtà non piaccio a loro), ma alla fine che mi intrighino abbastanza non sono così tante. E poi... ho un debole per le giuste curve!

Nelle varie occasioni in cui ho potuto conoscerla meglio, ha ammesso di avere problemi di fiducia verso le persone, visto che molte volte era rimasta 'fregata' da comportamenti discutibili che aveva subito, e che questo aveva assottigliato molto la sua lista di amicizie. Oltre ad aver avuto diversi problemi in casa da quando era piccola. Questo l'aveva resa, a suo dire, molto diversa dalle altre e proprio per questa presa di mira. Ma siccome si reputava diversa, la viveva come una sorta di unicità del suo genere. Perché, ovviamente, ognuna si crede diversa.

Immancabile l'ex super odiato! Impossibile starci insieme, non sa cosa pensava quando ci stava, sicuramente non lo vuole più vedere, neanche in famiglia piaceva, e sicuramente era ora di andare su nuovi orizzonti visto che peggio di quello che ci stava insieme non c'era.

Ovviamente ho colto la palla al balzo: ogni occasione in cui coinvolgevo le amicizie comuni, ho cercato di coinvolgere anche lei. Ho anche rotto la tradizionale cena maschile del mio compleanno per averla intorno! Quell'occasione l'ho usata come test per capire se potesse esserci uno spiraglio per me o meno. Ovviamente gli indizi sembravano promettenti, era troppo bello per essere vero.. ed infatti non era vero.

Da lì capii che non ci sarebbe stata una speranza, pensieri rafforzati dalle sue speranze di andare a lavorare fuori dalla nostra zona. Avendo delle spese da sostenere aveva necessità di lavorare. E qui non trovava alcun impiego. Sue speranze che, a suo dire, erano state esaudite! Ogni settimana aveva un nuovo lavoro in zone non meglio precisate che doveva iniziare. Peccato che non sia mai partita. Epico lo scambio di messaggi fra me e lei al riguardo.

G.C.: Da una parte è un bene che non abbia relazioni ora, visto che sto per affrontare quest'avventura di lavoro fuori da qua, anche vero che nessuno sembra interessato, quindi meglio così.
G.C.: Questo non significa niente, le relazioni possono sempre continuare, e poi, se vuoi saperlo, io sarei voluto uscire volentieri con te.
G.C.: In effetti mi sembrava di aver capito qualcosa... Ma... Però....

Aggiungere scuse a caso. Ormai erano le battute finali, un qualcosa mai nato e che non è mai fiorito.

Siccome le relazioni vivono la loro era digitale, la fine di tutto è stata sancita da lei. Cancellandomi dagli amici di Facebook. Il termine ultimo di ogni relazione, dall'amicizia al sentimentale, ad oggi, è questo. Benvenuta innovazione.

Perché ho menzionato tutto questo? Quante volte può piacere una ragazza che in realtà non ricambia? Non è niente di strano o particolare, no?
Diciamo solo che ho risaputo di "miss differenza" qualche tempo dopo, anche successivamente a quando ormai aveva già fatto finta palesemente di non conoscermi in pubblico. Ho saputo che nonostante la sua situazione palesemente instabile e da vivere senza relazioni era fidanzata. Ed incinta. Del suo ex.





martedì 11 febbraio 2014

Perché a San Valentino sì?

E' abbastanza difficile catalogare i tipi di uomini che passeranno il prossimo 14 febbraio non accompagnati.
Non accompagnati da una donna, intendo.

Posso pensare che qualcuno possa essere contento, sollevato magari dopo anni di relazione ed ora senza fissarsi troppo su questa data, o magari triste. Io stesso non so dire di che categoria possa far parte: per certo, non così entusiasta.

Anno scorso avevo optato per una serata "birra" (santo cielo quanta birra...), quest'anno ci sto ancora pensando. Molti amici che ho sono fidanzati, o fidanzati fra loro. O sposati. O in attesa di un erede. Quindi molto probabilmente qualsiasi piano che vorrò attuare sarà in esclusiva mia compagnia, mia e mia soltanto. Non so, forse al cinema, sperando di non beccare una fila di coppiette di età media 14 anni a ricordarmi il mio status. Ed ovviamente niente film mielosi, pensavo a American Hustle (io adoro Jennifer Lawrence), Smetto quando voglio o Tutta colpa di Freud (non sono per le commedie all'italiana, non quella recente almeno, però con dei personaggi diversi dai soliti De Sica, Boldi, Verdone, Zalone.. potrei fare un tentativo), Hercules: la leggenda ha inizio (sono pur sempre un uomo che ha bisogno di vedere un po' d'azione!), oppure The wolf of Wall Street (give an Oscar to that man!). O magari ripeterò il piano birra. Ancora davvero non so cosa fare. Considerando poi che il 20 febbraio andrò ad Edimburgo per una breve vacanza (il 23 sarò già di ritorno)... non posso neanche pensare a grosse spese.
Sarà un venerdì, quasi sicuramente da solo. E basta.

Del resto, perché dovrei sentirmi solo a San Valentino se lo sono tutti i giorni dell'anno?




lunedì 30 dicembre 2013

Con le mani nella marmellata

Come articolo di fine anno avrei voluto proporre qualcosa di più speciale.
12 mesi fa, come articolo di fine 2012, avevo fatto un riepilogo dell'anno che era trascorso e su cosa avevo appreso o verificato. Ci furono delle promesse a me stesso che ho cercato di rispettare, magari però ne parlerò ad anno nuovo: in fin dei conti, il 2013 non è ancora finito.
Grande articolo quello di fine 2012: ogni tanto lo rileggo.

Ad ogni modo, contro ogni mia immaginazione viste le idee che avevo in mente, qui parlerò di una situazione che sfido qualsiasi maschio a non dire di essersi mai trovato: che succede in realtà quando una donna sembra 'strana'? Badiamo bene, non è che siano logiche nella normalità, ma quando un comportamento o attitudine cambia, cosa è veramente successo?

Tutto si divide in diverse fasi:


  • cambio di atteggiamento

è l'inizio delle turbative maschili. Il comportamento femminile cambia ed a noi non è dato sapere perché. Quando chiediamo lumi al riguardo si scatenano guerre furibonde. Oh intendiamoci: io una volta sono stato lasciato perché ho chiesto cosa non andava! Perché "se non ti fidi di me non possiamo continuare con questa storia". True Story.


  • drammi interiori

è la fase in cui noi maschietti ci facciamo mille domande al riguardo. Perché? Come? Quando? La richiesta di spiegazioni dalla parte femminile è sempre inutile se non dannosa, e genera solo altri litigi.


  • primi cedimenti

la donna, che è più vispa di noi in molti atteggiamenti, ammette di avere un problema. Ma ovviamente non sa quale sia. Non che se ne possa fare una colpa a lei! E' così perché tanto noi maschi non capiremmo ed ad ogni modo non sa neanche lei perché. Si sente giù, giustificherebbe un'incazzatura maschile abbastanza colorita, giustificherebbe anche decisioni scellerate. La donna sa di avere torto ma non sa offrire nessuna spiegazione se non un "hai ragione ma non so cos'ho".


  • crollo finale

è la fase in cui ogni timore si avvera. Sia che confessi che se dovesse essere colta sul fatto. C'era un motivo se lei stava male e tu lo sapevi, ma lei negava. Ora non nega più e ti racconta tutto come se lei fosse la vittima di tutto questo. Quando le fai notare dove sta dicendo minchiate (le donne si contraddicono sempre da sole) si possono solo giustificare con "non sapevo cosa stavo passando" e "non ci pensavo in quel momento". In realtà a questa segue un'altra fase, chiamata benzina sul fuoco, in cui la donna si giustifica con motivazioni ridicole, al limite della decenza umana. Che da' solo un senso, ancora maggiore, di rabbia.

Riassumendo, è inutile cercare giustificazioni dal comportamento femminile che è cambiato. Sappiate solo che avete ragione a pensare male. Non chiedete conferma, non ne avrete, ed avrete comunque avuto ragione. A voi decidere cosa farne.



venerdì 6 dicembre 2013

...e NON vissero insieme felici e contenti

Sono ormai moltissime le occasioni che vedo/sento/leggo affermazioni che vanno, scherzosamente ovvio, a contrastare il mito Disney del principe azzurro, in sella al suo cavallo bianco, con tutti sfarzi ed onori, faccia il grande onore alla donzella di turno di essere la sua sposa.

Analizziamo un po' la storia?

E' bello, ricco, potente. Non lo conosci. Però lo vuoi. Questo è amore?

Quello che è poco chiaro in questa storia, è che tutte le donne pensino che esista un principe azzurro, con tutte quelle qualità di cui non sono innamorate, che siano a disposizione per ognuna di loro. Beh...
Come favola vuole, il principe è uno e la prescelta è una. Quante altre donne avete visto nel cartone di turno? Tante vero? Ecco... Quel posto di privilegiata non è per tutte. Se il principe azzurro non esiste, o non esiste più, pensate anche al vostro ruolo. Magari anche voi fate parte del popolino.

E se ci fosse quell'uomo, che magari non è il principe azzurro, che possa trattarvi una principessa vera e propria voi non lo vorrete. Vorrete sempre e comunque qualcun'altro.





giovedì 21 novembre 2013

I miei primi 30 anni

E' un po' strano parlare di "primi", "novità" e "mai successo" quando si parla di un compleanno. Alla fine, quando si compie un certo numero di anni, per forza di cose sono i "primi".
Domani, 22 novembre, compirò 30 anni.

Quando avevo meno anni (o ero più giovane, o più piccolo, non so come articolare questo concetto) non sapevo come ci sarei arrivato. Avevo tanti pensieri al riguardo però: pensavo che sarebbero successe così tante cose che avrebbero stravolto la mia vita, cose che potevano rovinarla o migliorarla e altre cose che avrebbero lasciato un segno indelebile. Sicuramente sono successe tante cose negli ultimi anni, ma non mi sembra di aver avuto quella rivoluzione che mi aspettavo tempo addietro.

Andando a restringere le casistiche a quello di cui parliamo qui dentro, direi che... mi sono quasi rassegnato. Non di vivere eh! Ma ho visto che tanto sbattersi, tanto impegno, tante idee... non funziona niente se non sono le donne a volerle. Se sono loro a non volerle allora è tutto mostruosamente inutile. Quindi io continuerò a fare come ho fatto, bene o male, sperando che non sia inutile come in molti dei casi vissuti.
Questo mi pone anche di fronte ad un'altra considerazione: e se questa situazione non dovesse mai cambiare?
Finché avevo 18, 20, 22, 24 anni dicevo sempre che in fondo le cose potevano cambiare che ero ancora giovane. Ora non sono certo vecchio ma.. mi sembra tutto molto diverso. Si fa strada nella mia testa l'idea che potrei anche rimanere da solo.

Senza entrare nel merito di successi ed insuccessi, analizziamo meglio cosa mi sono perso e cosa invece è stato meglio che sia andato così.
Facciamo un bel paragone fra Single e Accompagnato, partendo da 0-0.

Fattore economico: fra cene, regali, spostamenti, viaggi, attenzioni... beh penso non ci sia bisogno di continuare. 1-0.
Fattore sociale: la sfida è passare le serate con una mia ipotetica donna invece che con amici vari per situazioni varie. Oppure di non uscire per niente per stare insieme alla mia lei. Oppure uscire insieme a lei ed ad altri amici. La sfida potrebbe anche volgere in parità o addirittura a favore della vita di coppia, ma la voglia di non fare un cazzo perché potrei essere stanco? Ditelo ad una donna. Ed in bocca al lupo. 2-0.
Fattore sessuale: sesso vero o fai-da-te. Dato per scontato che nel campo della masturbazione esistono due tipi di uomini (quelli che la praticano e quelli che mentono), nessuno smette anche se impegnato. Non essere soli però fa pendere abbastanza la bilancia: 2-1.
Fattore pianificazione: tutti i progetti fatti in compagnia sono belli. Finché non arriva lei a stravolgere tutto. O ti pianta in asso all'improvviso. Mentre i progetti fatti in singolo... Beh... 3-1.
Fattore colpo d'occhio: non sapevo come meglio definire questo fattore... presente quando si va in giro per una via o una piazza ed i single si voltano a guardare il culo di quella appena passata? Lo fanno i fidanzati? Si certo, con un rischio mortale... 4-1.
Soddisfazione personale: non è facile pensare ad una prospettiva in cui non c'è nessun'altro nella propria vita, correndo poi il rischio che questa situazione possa non cambiare mai. Senza parlare di come si viene visti da parenti / amici / mezzi conoscenti (i peggiori) e compagnia cantante. 4-2.

Alla luce di queste considerazioni... Significa che è meglio stare da soli. Io continuo in ogni caso a pensare di no.
Il problema è che se una ragazza arriva ad avere 28-30 anni senza una relazione, un motivo ci deve pur essere. E sicuramente non è perché fra tanta scelta ha preferito restare sola. Così come se io ci sono arrivato un motivo (o più di uno) c'è. E dubito che qualcosa possa essere fatto.





venerdì 1 novembre 2013

Ben sopra la solidarietà

E' una situazione fin troppo comune trovarsi a parlare con una ragazza. Giusto per scambiare due chiacchiere eh, non per forza con un secondo fine. Può offrire un punto di vista diverso in certi aspetti che fra uomini magari rimane non troppo diverso da come lo era dal principio.
Solo che le donne parlano anche fra loro. E ci mancherebbe eh! Lungi da me criticare questo.
Ma... quanto sono da una parte o dall'altra? Quanto supportano la parte maschile e quanto la femminile?
Quindi, di seguito, analizzeremo le risposte tipiche che una donna da' ad un maschio o ad una femmina secondo la stessa situazione.

Situazione: maschio tradisce femmina, dopo mesi di segnali ambigui da parte di lui.
Interazione: la ragazza parla con la femmina.
Che persona insensibile! Un vero esempio di inciviltà, ecco cosa succede a dare fiducia ad uno così! Povera stella, hai davvero trovato un cretino, ti capisco tanto! Gli uomini sono proprio tutti uguali, tutti porci!

Situazione: femmina tradisce maschio, dopo mesi di segnali ambigui da parte di lei.
Interazione: la ragazza parla con il maschio.
Vabbè fregatene, è andata. E poi scusa, se te ne eri accorto che si stava comportando in maniera strana, di cosa ti lamenti? Hai sbagliato tu a lasciare correre questa situazione. Se ha fatto quello che ha fatto, l'ha fatto perché le hai dato un motivo. E' colpa tua.


Situazione: dopo mesi di mezzi abboccamenti, lui manda all'aria tutto per andare con la prima che trova.
Interazione: la ragazza parla con la femmina.
Che irrispettoso! Prima fa credere di avere chissà quali sentimenti ed interessi e poi eccolo là a buttarsi appena trova qualcuno. Uno schifo proprio. Così ha fatto solo in modo di tenerti stretta a lui quando gli faceva comodo ed ecco che alla prima occasione si butta dove trova. Gli uomini sono proprio tutti uguali, tutti porci!

Situazione: dopo mesi di mezzi abboccamenti, lei manda all'aria tutto per andare con il primo che trova.
Interazione: la ragazza parla con il maschio.
Non è che sei tu che non hai capito qualcosa? Dovevi essere più chiaro. Ovvio che si sia comportata così, voleva più stabilità. E' colpa tua.


Situazione: lui lascia lei, di netto.
Interazione: la ragazza parla con la femmina.
Quello lì c'ha un'altra, di nascosto! Chissà da quanto porta avanti questa doppia tresca! Ma pensa te... Una stella come te che perdeva tempo con quello, vedrai che troverai di meglio, te lo meriti, chiusa una porta si apre un portone, non ti meritava! E poi sai, meglio sole! Gli uomini sono proprio tutti uguali, tutti porci!

Situazione: lei lascia lui, di netto.
Interazione: la ragazza parla con il maschio.
Non è che sia questo dramma... le storie finiscono. Si lasciano le coppie sposate figurati se non potevate lasciarvi voi. Perché se ti ha lasciato qualcosa hai combinato eh, non le davi quello che voleva. E' colpa tua.


Come vedete... è una guerra persa!




lunedì 7 ottobre 2013

Coerenzahahahahahahahahahahah

Quello che è facile, anzi, facilissimo, scoprire in una donna è la sua completa mancanza di coerenza.
Intendiamoci: non sto dicendo che una cosa che a loro piace il giorno dopo non piace più e dopo ancora torna a piacere. I gusti femminili, per quanto strani, sono gli stessi e variano di poco in base ai cambiamenti che possono accadere (tipo cambio di aspetto di qualcuno). Del resto una donna ha la sua verità, che trascende quello che è veramente vero.

No.
Sto parlando della coerenza che viene usata per liquidare qualcosa o qualcuno.
La capacità femminile di inventare scuse è qualcosa che va aldilà di ogni possibile comprensione maschile: il maschio è un'unità semplice, di intelligenza alta o bassa, dipende dal soggetto, ma comunque con dei binari abbastanza tracciati su una vita. La donna invece ha la capacità di valutare in una frazione di secondo se la situazione è a suo vantaggio e trovarne una scappatoia in maniera ancora più veloce.
A nulla valgono motivazioni e riflessioni, se una donna non vuole non te lo dice, te lo fa intuire con una sua classica patetica scusa. Le preferite sono "ho da fare" e "sono stanca", ma si possono tranquillamente estendere a più casistiche.

Quello che rimane coerente in una donna è proprio la sua totale mancanza di coerenza: in base alla situazione in cui si trova, una donna giudica la stessa situazione in un modo o in un altro, in base a come le torna più comodo. La donna sarà introversa, se le tornerà comodo esserlo, o estroversa, se vorrà essere vista così.
Tutto si lega al proprio tornaconto che le spinge a giustificare i propri "io non sono così", "non faccio queste cose", "non posso" blabla.
Se noi uomini vediamo le cose in poche maniere diverse, bianche o nero, per loro ci sono svariate tonalità. E anche se queste tonalità sono uguali, le possono vedere in maniera diversa.

Non che le cose vadano meglio quando chiedi un consiglio: noi siamo il male. Assoluto. Se è successo qualcosa, è colpa nostra. Ed in ogni caso, è inutile tirare avanti il discorso, è andata, bisogna metterci una pietra sopra. Se invece succede qualcosa ad una donna... allora non è più possibile contenerle. Solidarietà femminile? Certo. Ma lì non è più il caso di mettere una pietra sopra... se non direttamente SOPRA il malcapitato.

Riassumendo, se una donna ha una scusa pronta per te non è detto che sia avversa a certe cose. La colpa è tua. E' a te che è avversa. Puoi stare pur tranquillo che c'è qualcuno che lei aspetta per cui la scusa non vale: sei tu a non piacerle abbastanza.

L'ho già scritto in un altro articolo, ma ricordate che è inutile cercare di contraddire una donna. Basta aspettare. Prima o poi lo farà da sola.