Tante sono le sfumature di parole e le mezze verità che possono uscire dalla bocca di una donna. E tanti possono essere i significati di quelle parole. Se ci mettessimo ad analizzare ogni parola si potrebbero trovare così tanti risultati da far rientrare nel campo del 'vero' tutto il possibile immaginabile. Del resto, il loro concetto di verità è variabile: per loro una bugia è verità, perché si sono costruite all'interno della loro testa una verità alternativa in cui le cose sono andate come hanno detto.
Fra le verità più clamorose è il rifiuto tramite 'guarda... ho la testa da un'altra parte'.
Ora, io non penso di essere l'essere umano più intelligente su questa terra, né il secondo o il terzo. Ma mi spiegate come potrei mai credere che hai la testa da un'altra parte? Se tu, donna, ti trovi con la possibilità di conoscere un'altra persona, in quale contesto dovresti rifiutare perché hai la testa da un'altra parte?
Oh sì, c'è un contesto, il contesto del 'scusa ma non mi piaci abbastanza'.
La verità, signori, è qui. Siccome loro sono gentili ed educate non possono dirti che non le interessi o che non vogliono uscire con te. No! Devono dire che al momento non sono in grado di uscire con te. Qualche dubbio può anche venire quando invece la gente che esce con lei di lì a breve fa il numerino come dal supermercato, ma non è dovuto a te. Non hai saputo capire le sue esigenze. Che sono: 'non rompermi, non mi interessi'.
Io penso che siamo tutti grandini a sufficienza da sopportare un rifiuto. E se non lo sono, è comunque una esperienza di vita subire un rifiuto: nella vita non va tutto bene. Per quale motivo non ci meritiamo neanche la verità?
Avevo già raccontato della mia esperienza diretta più plateale, quindi non ci torno sopra, però la donna (che nella media è più intelligente dei maschi) pensa di poterci prendere in giro, di lasciarci in attesa, usando queste parole. O addirittura sono una conversione del 'no lascia stare', perché, ovviamente, se insisti ti chiedono anche se non hai capito cosa volessero dire. Beh... la verità è che hai capito parola per parola, ma dovevi capire che non dovevi capire le parole, ma il significato.
A questo punto, conviene solo etichettare la donna come una perdita di tempo e passare ad altro. Se nemmeno ha la decenza di dirti la verità, come pensi di poter costruire qualcosa con lei? Lei e i suoi 'non ho la testa ora', 'sono uscita da una storia e devo riflettere', 'adesso ho la mente piena di pensieri'. Esatto, pieni di pensieri. Pensieri senza di te.
Racconti di esperienze, impressioni e commenti su come le donne dicano una cosa per intenderne un'altra
giovedì 30 agosto 2012
martedì 28 agosto 2012
Il vaso rotto
Penso che l'espressione del vaso rotto, che dice che un vaso è sempre rotto per quanto si cerchi di aggiustarlo, sia vera. Ma non del tutto.
Se si compara una storia finita alla rottura di un vaso, ricomporre il vaso è come ricomporre quella storia. Io però penso che anche un vaso rotto può avere la sua utilità. E proprio perché è stato rotto, ed è riuscito a essere ricostruito, può sopravvivere.
Intendiamoci: la fine di una storia è perlopiù una decisione unilaterale. Uno dei due decide che vuol migrare su altri lidi ma rimane il piccolo impegno motivo di trovare una vera giustificazione alla propria decisione. In genere i motivi che portano ad una rottura sono:
E' per questo che capita, anche fin troppo spesso, che due persone poi tornino insieme. Perché le richieste/pretese si abbassano in entrambi e decidono che si, possiamo riprovarci e vediamo come va.
L'uomo, decisamente più ingenuo e credulone della donna, passato il primissimo periodo in cui tutto è ancora più pieno di arcobaleni colorati di come era all'inizio, torna a come era prima la storia, senza problemi. La donna invece continua a pensare e rimuginare a cosa è successo e come si è arrivati a questa situazione. Con una consapevolezza: sapere quale è il punto di rottura. Sa che se vuole porre fine a tutto deve fare più di quello che ha fatto.
Perché in fondo, quando un uomo permette ad una donna di riavvicinarsi, lo fa per i suoi sentimenti. Ma ha dato un messaggio chiaro alla donna: sei stata perdonata per quello che hai fatto, quindi sei autorizzata a rifarlo. Finché non deciderai di fare peggio. E lì un'altra rottura.
Se si compara una storia finita alla rottura di un vaso, ricomporre il vaso è come ricomporre quella storia. Io però penso che anche un vaso rotto può avere la sua utilità. E proprio perché è stato rotto, ed è riuscito a essere ricostruito, può sopravvivere.
Intendiamoci: la fine di una storia è perlopiù una decisione unilaterale. Uno dei due decide che vuol migrare su altri lidi ma rimane il piccolo impegno motivo di trovare una vera giustificazione alla propria decisione. In genere i motivi che portano ad una rottura sono:
- lui lascia lei, perché ha ottenuto quello che voleva e non la vuole più tra i piedi;
- lei lascia lui, perché si è stancata di averlo con lei e vuole fare l'oca con qualcun'altro;
- lui lascia lei, perché lei ha fatto di tutto per farsi lasciare;
- lei lascia lui, perché... non lo sa neanche lei.
E' per questo che capita, anche fin troppo spesso, che due persone poi tornino insieme. Perché le richieste/pretese si abbassano in entrambi e decidono che si, possiamo riprovarci e vediamo come va.
L'uomo, decisamente più ingenuo e credulone della donna, passato il primissimo periodo in cui tutto è ancora più pieno di arcobaleni colorati di come era all'inizio, torna a come era prima la storia, senza problemi. La donna invece continua a pensare e rimuginare a cosa è successo e come si è arrivati a questa situazione. Con una consapevolezza: sapere quale è il punto di rottura. Sa che se vuole porre fine a tutto deve fare più di quello che ha fatto.
Perché in fondo, quando un uomo permette ad una donna di riavvicinarsi, lo fa per i suoi sentimenti. Ma ha dato un messaggio chiaro alla donna: sei stata perdonata per quello che hai fatto, quindi sei autorizzata a rifarlo. Finché non deciderai di fare peggio. E lì un'altra rottura.
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mercoledì 22 agosto 2012
Spiegami perché...
Ho già affrontato questa questione in un altro articolo, ma penso che sia meglio descriverlo meglio in maniera più approfondita.
Se le donne ci vogliono dire una cosa, faranno di tutto per farcelo capire. In maniera quasi inequivocavile. E se siamo così stupidi da non capire (io non capisco mai... ma il blog sta aiutando anche me ^^) ce lo diranno apertamente. E fin qui non si scappa.
Ma che succede quando le donne vogliono mentirci? O beh, una donna cambia suo pensiero perché la sua mente ha elaborato una verità alternativa per cui tutto ciò che pensa fosse vero è realmente vero, accaduto, successo. Quando una donna tende a non voler svelare apertamente qualcosa, a tenerci nascosto un dettaglio, una piccola postilla... eccola lì: una patetica scusa.
Perché il discorso deve essere credibile, deve filare liscio, come la loro mente ha riassegnato il pensiero. Tu devi crederci subito e non devi avere dubbi, per questo le donne cominciano a giustificare la loro bugia, a voler aggiungere dettagli a quanto detto, che magari sono palesemente falsi ma direi che la regola più o meno dice così:
"Quando una donna ti risponde ammettendo o negando un avvenimento aggiungendo dettagli, motivazioni e giustificazioni allora è una bugia"
Se non fosse una bugia, non avrebbe modo di creare una spiegazione al loro ragionamento perché davvero è andata così. E adattare la verità allora è abbastanza inutile: è andata così, che altro c'è da dire?
Se invece è una bugia, tutte le spiegazioni che ne vengono dietro sono bugie stesse. Non servono a nessuno, ma solo ad avvalorare la tesi.
Nella loro mente dicono così per non farti stare male. Perché la verità è peggiore. Ma sono oneste. I bugiardi siamo noi che se diciamo una brutta cosa siamo comunque degli stronzi, anche se era la verità. Sigh.
Se le donne ci vogliono dire una cosa, faranno di tutto per farcelo capire. In maniera quasi inequivocavile. E se siamo così stupidi da non capire (io non capisco mai... ma il blog sta aiutando anche me ^^) ce lo diranno apertamente. E fin qui non si scappa.
Ma che succede quando le donne vogliono mentirci? O beh, una donna cambia suo pensiero perché la sua mente ha elaborato una verità alternativa per cui tutto ciò che pensa fosse vero è realmente vero, accaduto, successo. Quando una donna tende a non voler svelare apertamente qualcosa, a tenerci nascosto un dettaglio, una piccola postilla... eccola lì: una patetica scusa.
Perché il discorso deve essere credibile, deve filare liscio, come la loro mente ha riassegnato il pensiero. Tu devi crederci subito e non devi avere dubbi, per questo le donne cominciano a giustificare la loro bugia, a voler aggiungere dettagli a quanto detto, che magari sono palesemente falsi ma direi che la regola più o meno dice così:
"Quando una donna ti risponde ammettendo o negando un avvenimento aggiungendo dettagli, motivazioni e giustificazioni allora è una bugia"
Se non fosse una bugia, non avrebbe modo di creare una spiegazione al loro ragionamento perché davvero è andata così. E adattare la verità allora è abbastanza inutile: è andata così, che altro c'è da dire?
Se invece è una bugia, tutte le spiegazioni che ne vengono dietro sono bugie stesse. Non servono a nessuno, ma solo ad avvalorare la tesi.
Nella loro mente dicono così per non farti stare male. Perché la verità è peggiore. Ma sono oneste. I bugiardi siamo noi che se diciamo una brutta cosa siamo comunque degli stronzi, anche se era la verità. Sigh.
lunedì 20 agosto 2012
Il fascino dell'artista
I gruppi musicali? Quelli che sono in mostra sul palco? Tutti 'strafichiiiiiii'! Un po' come andare dal macellaio e dire "voglio quel pezzo di carne": cosa c'è di non esaltante, sotto il lato femminile, di un gruppo di maschi che se ne stanno con gli occhi di tutti (tutte) addosso? Chiaro che se c'è concorrenza allora ci si addentra nel ragionamento femminile: se tutte lo vogliono, lo voglio anche io.
Non è così strano vedere un gruppo di ragazze che capiscono di musica come io capisco di cucito all'uncinetto andare ad idolatrare un gruppo che fa musica discutibile, con capacità ridotte e successo non così eclatante. Ma cosa li rende desiderabili? Il fatto che siano in vetrina. Sono lì e sono lì per intrattere il pubblico. Tutto qua.
E fra i pochi componenti ci sarà sempre qualcuno migliore. Sempre qualcuno che risalta, che se proprio si potesse scegliere è più desideroso degli altri che sono lì solo da contorno, solo a far fare bella figura a lui.
Nessuno è più desiderabile del cantante di un gruppo musicale.
Non è così strano vedere un gruppo di ragazze che capiscono di musica come io capisco di cucito all'uncinetto andare ad idolatrare un gruppo che fa musica discutibile, con capacità ridotte e successo non così eclatante. Ma cosa li rende desiderabili? Il fatto che siano in vetrina. Sono lì e sono lì per intrattere il pubblico. Tutto qua.
E fra i pochi componenti ci sarà sempre qualcuno migliore. Sempre qualcuno che risalta, che se proprio si potesse scegliere è più desideroso degli altri che sono lì solo da contorno, solo a far fare bella figura a lui.
Nessuno è più desiderabile del cantante di un gruppo musicale.
lunedì 6 agosto 2012
Le cose che non sai
Non è solo difficile interpretare quello che le donne ci dicono. Già questa situazione è molto ardua e molto spesso un giro di parole ci fanno credere qualcosa quando la verità è qualcun'altra. E' però veramente arduo cercare di dire alle donne qualcosa di nostro.
Noi, poveri maschietti, che vogliamo dire loro qualcosa di carino, o magari una proposta.
Il maschio medio, quello che si suda la fiducia femminile e che cerca di impressionarla per non rimanere uno dei tanti, vuole far sapere alla donna che gli piace. E tu, maschietto che stai leggendo, avrai sicuramente avuto modo di dire ad una ragazza 'mi piaci', 'ti reputo grandiosa', 'secondo me sei la più bella al mondo'. E la tua donna sente, non è sorda. Magari cerca di uscire dal discorso, è in imbarazzo e vorrebbe che non l'avessi detto. Magari poi la lusinga ma non vuole da te quel complimento.
Pensi che quindi lei abbia recepito la cosa? Assolutamente sì. Eppure in un'altra occasione non saprà niente di quanto hai detto. Puoi stuzzicarla per dirle 'beh ti ho detto cosa penso di te...' e se la sua risposta è 'no.. non lo so'... allora mi spiace, prode giovane che intenti lusingare la ragazza che ti piace. Lei lo sa benissimo, non se lo è certo scordato, ma ammettere di saperlo rischia di far finire il discorso in quell'ambito, cosa che lei non vuole. Non perché all'improvviso non voglia essere lusingata ma perché non sei tu da cui vuole tali lusinghe. Facendo finta di niente, tu puoi anche ripetere la stessa cosa, che ti interessa e molto, ma la situazione è ben chiara. Continua a trattarla come la trattavi, non si merita diversamente (se si merita diversamente.. perché allora ci perdi ancora tempo?), ma scordati che un giorno possa essere tua. Non ti vuole. Non le piaci abbastanza.
Noi, poveri maschietti, che vogliamo dire loro qualcosa di carino, o magari una proposta.
Il maschio medio, quello che si suda la fiducia femminile e che cerca di impressionarla per non rimanere uno dei tanti, vuole far sapere alla donna che gli piace. E tu, maschietto che stai leggendo, avrai sicuramente avuto modo di dire ad una ragazza 'mi piaci', 'ti reputo grandiosa', 'secondo me sei la più bella al mondo'. E la tua donna sente, non è sorda. Magari cerca di uscire dal discorso, è in imbarazzo e vorrebbe che non l'avessi detto. Magari poi la lusinga ma non vuole da te quel complimento.
Pensi che quindi lei abbia recepito la cosa? Assolutamente sì. Eppure in un'altra occasione non saprà niente di quanto hai detto. Puoi stuzzicarla per dirle 'beh ti ho detto cosa penso di te...' e se la sua risposta è 'no.. non lo so'... allora mi spiace, prode giovane che intenti lusingare la ragazza che ti piace. Lei lo sa benissimo, non se lo è certo scordato, ma ammettere di saperlo rischia di far finire il discorso in quell'ambito, cosa che lei non vuole. Non perché all'improvviso non voglia essere lusingata ma perché non sei tu da cui vuole tali lusinghe. Facendo finta di niente, tu puoi anche ripetere la stessa cosa, che ti interessa e molto, ma la situazione è ben chiara. Continua a trattarla come la trattavi, non si merita diversamente (se si merita diversamente.. perché allora ci perdi ancora tempo?), ma scordati che un giorno possa essere tua. Non ti vuole. Non le piaci abbastanza.
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